Per la fall-winter 2020 2021 Ian Griffiths rilegge immaginario marittimo Milano, 20 feb. (Adnkronos) – Pronte? Si salpa. E’ un’avventuriera un po’ impavida. Che sogna ad occhi aperti e cita icone come Shakespeare e Stevie Nicks, T.S. Eliot e Tracey Emin o ancora Jeanette Winterson e Jean Genet, tutti autori che hanno sentito, prima o poi, il richiamo del mare.
Si veste di onde e di vento la donna Max Mara tratteggiata da Ian Griffiths, che per la fall-winter 2020 2021 rilegge l’immaginario irresistibile dell’oceano.
Una metafora della condizione umana, beninteso: c’è il pericolo della tempesta e la speranza di ritrovare il porto sicuro, l’amore, il desiderio. E sogni di vanagloria. L’avventuriera dei mari fa rotta al Nord, dal Marocco verso Murmansk e mette in valigia cappe, cappotti robe de chambre chiusi da lunghi cordoni, caban e soprabiti da ufficiale, pronta a ripararsi dalle intemperie. Non disdegna ruches e balze che delineano la silhouette di maxi e mini gonne asimmetriche o delle maniche di tailleur e cappotti o ancora delle giacche gessate per mettersi al timone e domare le onde. Gonne e abitini di velluto cedono il passo a bomber in nylon o pantaloni e camicie in denim.